martedì 18 agosto 2009

Chiuso per ferie


Il blog riprenderà le pubblicazioni a Settembre.

domenica 16 agosto 2009

"Chi si fa i fatti propri campa cent'anni...sono gli altri a crepare."

Le tragedie non avvengono mai per caso.

Ecco cosa accade in Trenitalia e come si cerca di "migliorare" la situazione.


Dante De Angelis, ferroviere, 28 anni di servizio. Delegato alla sicurezza.

Licenziato da Trenitalia il 15 agosto 2008 perché, con le sue dichiarazioni, avrebbe daneggiato l'immagine dell'azienda. Da allora, prosegue una battaglia legale per farsi reintegrare nel posto di lavoro. Da allora, molte delle sue accuse e delle sue preoccupazioni si sono rivelate tragicamente fondate.
Guardate questi video, di un intervista rilasciata da Dante il 30 giugno del 2009:

I PENDOLINI SPEZZATI:


LE PORTE KILLER:


LA SOLITUDINE DEL MACCHINISTA:


I TRENI MERCI ABBANDONATI:


Inoltre, spero ci sia qualcuno che abbia il coraggio di pubblicarli in bella vista sul suo sito web.

L'Ad di FS Mauro Moretti è stato "gelato" dalle parole del Procuratore Generale di Firenze Beniamino Deidda:

"Tutto ciò che circola sulla rete ferroviaria italiana, deve essere a norma, e Trenitalia ne è responsabile"

Infatti dopo queste parole, sia lui che i vertici di Fs, sono entrati nel più assoluto silenzio.
Ed era anche l'ora, perchè era 3 giorni che non facevano altro che scaricare responsabilità su altri soggetti.
Anche Fs ha le sue responsabilità!
Saluti.
Marco Bazzoni-Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Operaio metalmeccanico-Firenze.

[Fonte: www.stefanomontanari.net]

Per conservare il posto di lavoro Dante De Angelis avrebbe dovuto stare zitto, essere omertoso. Che novità per la nostra Italia.

Cogito ergo sum

venerdì 14 agosto 2009

Fu la Campania felix

Un paio di mesi fa ho letto il libro di Paolo Rabitti "Ecoballe", che raccomando a chiunque voglia sapere come siano andate davvero le cose in campania negli ultimi 15 anni nel settore rifiuti e voglia, quindi, andare oltre le demagogiche conclusioni a cui sono giunti i giornali.
Paolo Rabitti è un Ingegnere che è stato c.t.u. (consulente tecnico d'ufficio) nei maggiori processi relativi ai reati contro l'ambiente compiuti in Italia, come il caso di Porto Tolle, Porto Marghera, Brindisi.
Il libro spiega come tutta la situazione sia stata creata apposta da A.B.I. ed Impregilo, avallata dai governi di centro-sinistra e di centro-destra e subita dalla popolazione.
Oggi gli stessi contenuti del libro sono diventati un docu-film.

Ecco a voi "Una montagna di balle".
Il film per chi vuole capire cosa è successo affinchè non si ripeta più.


P.S.: attenzione il film è diviso in 10 parti, non fermatevi dopo la prima.

Cogito ergo sum

giovedì 6 agosto 2009

Siamo proprio dei masochisti


Su "la Repubblica" di ieri è comparso un articolo che spiegava quanto la vita fosse meno cara in Italia meridionale rispetto a quella settentrionale, facendo in qualche modo da spot promozionale per il ritorno delle c.d. gabbie salariali richieste qualche giorno prima dal Ministro per la Semplificazione normativa, il leghista Roberto Calderoli.
L'autrice dell'articolo, Luisa Grion, evidenzia dati verissimi, ma dimentica di spiegarne il perché.
La spiegazione è nello studio condotto dall'ISTAT riguardo il lavoro non regolare svolto in ogni provincia italiana (di cui ho riportato una figura). Lo studio è relativo all'anno 2003 , ma le proporzioni tra le due zone del Paese rimangono immutate tutt'oggi.

Risulta, quindi, semplice capire il perchè di questa grande differenza nel costo della vita.
Se un negoziante compra merce per TOT. € a questi deve sommarci prima X €, che sono tutti gli altri costi che sostiene, compreso il costo dei contributi da pagare ai dipendenti e dopo Y € che è il suo margine di guadagno (mark-up).

Il lavoro sommerso, in quanto tale, non prevede che siano pagati contributi ai lavoratori. Di qui il ragionamento per cui la componente X per i commercianti che sfruttano i lavoratori è evidentemente minore. Ecco perché i prezzi sono più bassi!

A questo si somma il fatto che in tali zone, causa l'eccesso di offerta di lavoro, le retribuzioni nette, ancorché in nero e quindi non regolamentate, sono più basse di quelle elargite più a nord.
Quindi nel bilancio del negoziante disonesto anche la voce "costo del lavoro" risulta essere minore rispetto a chi rispetta la legge. Ecco perché i prezzi sono più bassi!

Questi lavoratori, guadagnando meno dei colleghi (spesso parenti) che lavorano in Italia settentrionale, devono pur prendere casa ed ovviamente non possono permettersi di pagare gli affitti che si pagano nel lì dove le retribuzioni sono maggiori. Ecco perché i canoni d'affitto sono più bassi!

Questi due fenomeni (lavoro sommerso, eccesso d'offerta) sono tipici dell'Italia meridionale. Ecco perché i prezzi sono più bassi!

Se uno di questi commercianti volesse diventare onesto ed assumersi tutti i costi che si assume un suo collega settentrionale, cosa succederebbe? Dovrebbe alzare i prezzi. Poi cosa altro succederebbe? I clienti vedendo che lui ha prezzi più alti degli altri non compreranno più da lui, o lo faranno molto meno. Il negoziante è andato fuori mercato e chiude.

Quindi non si può puntare il dito contro il singolo negoziante, ma bisognerebbe attuare una politica economica seria (altro che cassa del mezzogiorno o nuova banca per il sud) per risollevare queste zone, incominciando ad investire e dando lavoro, in modo da far diminuire l'eccesso d'offerta. Di conseguenza sparirà anche il lavoro sommerso.
Unico problema: la criminalità organizzata.
Questo è l'unico vero problema del meridione, il primo politico che lo segnerà al primo punto del suo programma avra il mio voto. Non ne ho ancora visto nessuno.
Ribadisco: i due punti fondamentali per la rinascita del meridione sono la lotta alla criminalità organizzata e la creazione di posti di lavoro.

Tornando alle gabbie salariali, credo che la soluzione non sia questa. Si dovrebbe diminuire lo stipendio dei meridionali (ma quali?quei pochi in regola), cosa che nessun Governo farebbe mai, tantomeno questo che è schiavo dei voti meridionali, oppure aumentare lo stipendio dei dipendenti settentrionali, cosa che all'elettorato delle Lega farebbe piacere. Ecco perchè, Calderoli ha buttato il sasso nello stagno.
Non certo per risollevare l'economia italiana, ma per una manciata di voti.


P.S.: Dalla descrizione dell'articolo sembra quasi che il sud sia un paradiso. Vorrei solo ricordare che negli ultimi 11 anni 700 mila persone (compreso me) sono emigrate dal sud al nord.

Siamo proprio dei masochisti.


Cogito ergo sum

martedì 4 agosto 2009

Tu quoque Brute fili mi

Personalmente provavo simpatia per il suo partito e le loro battaglie, ma dopo questa inchiesta, la sua credibilità ai miei occhi crolla.
Lui che sembra essere l'unico oppositore serio al regime, lui che sollevò la questione morale, non fa corrispondere i fatti alle parole.

"La voce della Campania" realizzò un dossier, "Il bell'Antonio", che fu prontamente riportato dalla Casa delle legalità che svela come Di Pietro approfitti dei rimborsi elettorali destinati all'I.D.V. (ma quali?) per arricchirsi.

Il percorso compiuto dai soldi è facile da tracciare.
  1. L'I.D.V. riceve i rimborsi per le spese sostenute durante le campagne elettorali a valle di ogni turno di votazione (europea, regionale, provinciale, ecc...). Si rammenta che i rimborsi non sono corrisposti dopo la presentazione di una fattura, ma sono calcolati nella misura di 5 euro per ogni avente diritto al voto (sia che si rechi alle urne, sia che non lo faccia) a patto che si superio il 4% e che sono sistematicamente superiori alle spese sostenute (vedi tabella).
  2. Di Pietro, secondo lo Statuto dell'I.D.V., ha pieni ed unici poteri e decide su tutto.
  3. Il "Bell'Antonio" decide così di affittare due immobili per conto dell'I.D.V., per i quali viene corrisposto regolarmente il canone d'affitto. Qual è il problema? Vedi punto 4.
  4. La società proprietaria dell'immobile è la "Antocri s.r.l." che ha acquistato con un mutuo i due immobili ed ha come entrata i soli canoni d'affitto. In pratica pagava il mutuo con il canone d'affitto. Qual è il problema? Vedi punto 5.
  5. Il socio unico della "Antocri s.r.l." è...Antonio Di Pietro. Ecco il problema.
In pratica Di Pietro., che avendo i poteri per farlo, decideva come investire i soldi dell'I.D.V., finanziava una sua società.

Di Pietro, in sua difesa, afferma che non c'è nulla di male nel fatto che nella veste di Presidente (titolare unico) dell'Italia dei Valori abbia preso in affitto due immobili dalla società AN.TO.CRI. di Antonio Di Pietro, socio unico...
Di Pietro afferma che "è legittimo" che la sua Italia dei Valori utilizzi i propri fondi derivanti dairimborsi elettorali (la nuova formula del finanziamento pubblico ai partiti) per pagare l'affittoall'AN.TO.CRI. di Antonio Di Pietro, che, attraverso queste entrate sicure può pagare più agevolmente le rate dei mutui con cui ha acquistato gli immobili che resteranno al patrimonio dell'unico socio dell'AN.TO.CRI., ovvero di Antonio Di Pietro.

I documenti che provano quanto detto e quanto detto da Di Pietro in sua difesa sono in questa pagina del sito della "Casa della legalità".

Dopo queste notizie, davvero non riesco ad intravedere una forza politica che possa opporsi in modo credibile al regime Berlusconiano.

E' triste avere Berlusconi al Governo, ma è ancora più triste non avere un'alternativa valida.

Cogito ergo sum


sabato 1 agosto 2009

C.v.d.

L'ultimo post affrontava la questione della concessione di fondi alla Sicilia per ricomporre spaccature interne alla maggiornaza e per far rientrare la minaccia della creazione di un partito del sud.
Il governatore Lombardo accoglie la notizia con un "Super ok" e mette in naftalina il progetto riguardante il partito del sud.
Lo potrà tirar fuori la prossima volta che vorrà ottenere qualcosa è, proprio come dice lui, "una spoada di damocle".
Soldi sbloccati, creazione del partito del sud scongiurato.
Adesso bisogna solo vedere cosa accadrà sul fronte Riina e su quello Ciancimino. Aspetteremo novità...

Di seguito l'articolo de "la Repubblica":

ROMA - L'annuncio era arrivato nella cena di ieri sera tra Silvio Berlusconi e i dissidenti siciliani del Pdl. Dopo giorni di tensioni tra il Cavaliere e l'Mpa di Raffaele Lombardo, dopo le minacce di dare vita ad un Pdl del Sud da parte lanciata da Gianfranco Micciché, il braccio di ferro si è concluso: il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha dato via libera allo sblocco di 4miliardi e 313 milioni di euro di Fondi per le aree sotto-utilizzate (Fas) destinati alla Sicilia. Il 43% sarà dedicato ai progetti per infrastrutture.

In pratica quello che chiedeva Lombardo che non aveva esitato a chiamare fuori l'Mpa dal vincolo di maggioranza. E oggi il governatore siciliano non nasconde l'entusiasmo : "Il mio è un super ok".

Poi tocca al ministro dell'Economia Giulio Tremonti spiegare come il Mezzogiorno sia "una questione nazionale". Per la quale serve "un piano che va operato con strumenti speciali". Berlusconi aveva parlato di un nuovo piano Marshall. Tremonti evita paragoni ma spiega: "E' necessaria una visione politica più generale. Sono chiuse per sempre le discussioni di un nord contro il sud. Creeremo una struttura per il sud. Non so se sarà una cassa per il mezzogiorno, ma il senso politico è quello". Poi il ministro entra nel dettaglio: " Ci saranno investimenti in strutture a supporto della legalità (caserme e carceri) e infine la fiscalità. Si è deciso di avviare esperimenti di fiscalità di vantaggio (o speciale come si chiama con il federalismo) compatibili con il quadro europeo e logici nella nostra strategia".

Si parte con la Sicilia ma, assicura Berlusconi, non ci si fermerà con l'isola. "L'approvazione del piano attuativo regionale della Sicilia varrà anche per tutte le altre regioni del sud. Abbiamo già aperto un tavolo con la Puglia e le altre regioni meridionali. Se le regioni approveranno i loro par non escludo una convocazione del Cipe durante la pausa estiva" spiega il premier.

Le polemiche dei giorni scorsi restano sullo sfondo. Dopo la continua minaccia di dare vita ad un Pdl del Sud, "i ribelli" rientrano nei ranghi. D'altronde che l'aria fosse cambiata si era capito dopo la cena di ieri sera durante la quale il Cavaliere aveva annunciato l'arrivo dei Fondi, stoppando la nasciata di un nuovo partito. "Sono particolarmente soddisfatta delle decisioni del Cipe. E' la fine di una fase di dialettica interna"afferma il ministro dell'Ambiente, la siciliana Stefania Prestigiacomo. E anche Gianfranco Miccichè sottolinea: "Quello approvato oggi dal Cipe è il Par della pace". Tutto risolto dunque? Per ora, ma sul fututo Lombardo non si sbilancia: "Il partito del Sud? "Rimane una spada di Damocle...". Piazzata sulla testa di Berlusconi.

Nel frattempo il Pd attacca. "Il Sud è stato tradito da un anno di governo Berlusconi" dice Dario Franceschini. Per il segretario del Pd lo sblocco dei fondi Fas da parte del Cipe "è una presa in giro" perchè "era una scelta obbligatoria e i soldi in cassa ci saranno solo dal 2010". Tra l'altro, hanno sottolineato Franceschini e il responsabile del Mezzogiorno del Pd, Sergio D'Antoni, "sono stati tolti al Sud 35 miliardi e questo significa meno strade, meno sostegno alle imprese, meno ferrovie, meno tutto". Critica anche l'Idv che, per bocca del capogruppo alla Camera Massimo Donadi, parla di "corruzione politica". "Il presidente del Consiglio - spiega Donadi - utilizza per il meridione soldi che in realtà non ci sono o che vengono sottratti ad altre importanti voci di bilancio. Denaro che compare e scompare all'improvviso come in un gioco di magia, a seconda di chi tira per la giacchetta il Governo".


Cogito ergo sum